“Zuppa inglese” alla spina nel chiostro di Santa Maria della Consolazione
E non è una modo di dire, ci sarà davvero una birra che si chiama così, con lamponi, fragole, ribes rosso, ribes nero e vaniglia, alla nona edizione del Festival di Acido Acida che inaugurerà giovedì 1° settembre alle 18 nel Chiostro di Santa Maria della Consolazione in via Mortara 98.
E noi del Rione Santo Spirito, come ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento il nostro presidente Matteo Cristofori, siamo ben contenti di poter ospitare per il quinto anno questa manifestazione: “Ormai quella con Acido Acida è una collaborazione consolidata, una sinergia che negli anni ci ha sempre portato grandi soddisfazioni. La contrada in questo caso si occupa della parte gastronomica, grazie all’impegno delle gruppo cucine, diciamo che creiamo il cosiddetto “fondo” per poter poi assaggiare le tante birre del Festival. Ci tengo a sottolineare che è un Festival internazionale, ormai molto conosciuto e famoso anche fuori dal contesto ferrarese, che attira tanti turisti, oltre alla cittadinanza, in una zona di Ferrara di solito meno conosciuta e frequentata. E’ la dimostrazione di come una contrada, fatta di puro volontariato, e un locale possano lavorare insieme per valorizzare parte della città, grazie quindi agli organizzatori e naturalmente all’amministrazione comunale per continuare a credere in noi e in quello che possiamo fare e dare”.
Acido Acida British Beer Festival è un progetto ideato nel 2014 da “Il Molo” British Pub e Davide Franchini, che da sempre ne cura l’organizzazione insieme a tutto il suo staff, racconta di come questo sia un anno davvero particolare: “Siamo tornati in Inghilterra a fare ricerca, dopo due anni di pandemia, ma non per questo l’organizzazione è stata più facile, anzi, è stata molto complessa per via della Brexit, del reperimento delle materie prime, della lievitazione dei costi dei trasporti. Il Festival è cresciuto, è uno dei più importanti d’Europa e quindi è sempre più difficile da organizzare. Ma ce l’abbiamo fatta e abbiamo anche diverse novità, oltre a un numero notevole, 191, di birre da poter assaggiare”.
La prima novità è che al piano superiore del Chiostro di Santa Maria della Consolazione verranno ospitate produzioni uniche, e non disponibili sul mercato italiano, del celebre marchio trappista belga Chimay. Si tratta di cinque annate della cantina dell’Abbazia di Chimay, tutte birre che hanno come base la Chimay Grande Réserve, meglio nota come Chimay Blu o Tappo Blu, fermentate in barrique (per i non esperti: una piccola botte di legno) che hanno precedentemente ospitato whisky, armagnac o rhum. Ad ogni birra sarà abbinato un formaggio, sempre prodotto dall’Abbazia. Le degustazioni saranno aperte solo due ore al giorno, dalle 16 alle 18, da venerdì 2 a domenica 4 settembre, giorno di chiusura del Festival.
Altra novità: ci saranno anche i sidri, provenienti da diversi paesi europei.
E poi la “zuppa inglese” di cui parlavamo all’inizio: è prodotta da un birrificio inglese che si chiama Pastore e che propone anche “Panna Cotta” e “Banana Split”.
Avranno un loro spazio birrifici di Gorizia e Nova Goriza, che nel 2025 saranno capitali europee della cultura.
Per valorizzare le produzioni locali è stato organizzato il Ferrara Craft Beer City e ci sono ancora molte altre novità che potrete scoprire solo venendo al Festival.
L’entrata torna ad essere libera, non è necessario prenotarsi. Le birre, così come il cibo, vengono pagate a gettoni, ogni gettone costa 1,50 euro. Il welcome kit (che può essere acquistato in loco o anche pre ordinato online scrivendo a ilmololive@libero.it) contiene il bicchiere personalizzato, la guida e due gettoni e costa 8 euro (7 in pre vendita). Ma potete venire anche con il bicchiere degli scorsi anni.
Giovedì 1° settembre il Festival inaugura alle 18 con il concerto della Banda Loska e chiude alle 24. Venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 sarà aperto dalle 12 alle 24, stessa cosa per le cucine del Rione.
“Dopo un’estate ricchissima di concerti, festival e varie iniziative, organizzate in ogni zona della città, mi fa molto piacere che anche a settembre si continui con questi eventi di qualità – ha detto in chiusura della conferenza Angela Travagli, assessore alle Attività Produttive del Comune di Ferrara – in una location prestigiosa, nascosta ma storica e molto apprezzata, anche la Chiesa di Santa Maria della Consolazione è stata di recente riaperta. Ringrazio gli organizzatori del Festival e il Rione perché permettono di far conoscere Ferrara anche all’estero, perché aprono la città, dimostrando quanto possiamo essere ospitali e invito anche i cittadini ad andare ad Acido Acida per avvicinarsi a un mondo particolare in una zona ancora tutta da scoprire”.
Tutte le informazioni sul Festival le trovate qui: https://www.facebook.com/acidaferrara dove potrete anche scaricare il QR code della guida.
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