Il Night and Blues dà assuefazione…maneggiare con cura!
Se arrivi a tagliare il traguardo dei 20 anni di programmazione superando un terremoto, due anni di pandemia, quella che forse sarà l’estate più calda di sempre un motivo ci sarà e noi abbiamo deciso di chiederlo a chi al Night and Blues è venuto a suonarci ben 14 volte, l’ultima il 24 luglio per chiudere l’edizione del 2022.
Luca Friso, frontman dei Dire Straits Over Gold, che cosa si prova a tornare nel chiostro di Santa Maria della Consolazione, dove voi avevate suonato l’ultima volta nel 2019?
Ci pensavo proprio mentre stavamo mangiando nel chiostro prima del concerto e guardavo le sedie che piano piano si riempivano…qui si crea un’atmosfera talmente speciale che diventa quasi assuefazione, un’atmosfera davvero bella che ti dà sempre quel brivido unico. Ormai questo chiostro e il Night and Blues sono diventati un appuntamento tra i più importanti per la musica di Ferrara. Qui c’è un’acustica unica, un particolare riverbero, e poi il pubblico, i contradaioli…da nessun’altra parte si prova una cosa del genere. Magari arrivi da un concerto con molta più gente, anche qualche migliaio di persone, con le luci potentissime, un palco più grande ma qui…qui è tutta un’altra situazione, una situazione molto più teatrale e questo è il motivo per cui siamo tornati per 14 volte!
In 20 anni noi del Rione Santo Spirito e il Night and Blues siamo cresciuti ma anche voi, cosa è cambiato?
Dal 2007, quando siamo venuti la prima volta, è cambiato tanto, all’epoca ci chiamavamo London Cafè, il primo progetto che era nato nel 2002. Andrea Segalina suonava il basso e Luca Martello la batteria. Poi nel 2012 ci sono stati dei cambiamenti, sono arrivati i fratelli Piovan e abbiamo scelto un repertorio diverso. Le prime volte che siamo venuti al Night and Blues si suonava attaccati al pozzo con la gente attorno seduta anche per terra e poi nella parte dietro c’era pieno di lumini…ecco dovete recuperarli quelli, sono un pezzo del Night and Blues, abbiamo delle foto bellissime con la gente assiepata davanti al palco e dietro tutte queste piccole luci…
Ma oggi l’atmosfera possiamo dire che si è intensificata, Night and Blues ha allargato la famiglia, cresce, esattamente come noi. Non ci sentiamo una tribute band, a noi piace suonare quella musica, cerchiamo di restare su quella parte, ci definiamo una rock band che interpreta un repertorio. Non abbiamo la parte più teatrale, cerchiamo sempre di fare nostre quelle canzoni, anche se così a volte risultano diverse, d’altronde anche i Dire Straits le stravolgevano durante le esibizioni live!”
Noi siamo molto felici di avervi avuto ancora nel chiostro…e speriamo di rivedervi anche nel 2023…
E noi siamo entusiasti di essere tornati e ci siete mancati un sacco. Non potevamo non esserci per festeggiare i vostri primi 20 anni…vediamo per l’anno prossimo, magari per iniziare insieme un ciclo di altri 20 anni!
Per i lumini…ci lavoreremo (a buon intenditor poche parole!)
E siccome domenica sera abbiamo davvero chiuso un ciclo due parole le facciamo dire anche al nostro presidente Matteo Cristofori: “Vorrei ringraziare chi ha permesso anche quest’anno di poter organizzare la nostra rassegna musicale, in primis l’amministrazione comunale che non ci fa mai mancare il suo supporto, i soci della contrada per la gestione di una macchina tanto complessa, e ovviamente il pubblico, che, come ha detto anche Luca Friso, dopo 20 anni ancora continua a dimostrarci sempre grande vicinanza, riempiendo le nostre serate nel chiostro più musicale di Ferrara. Il Night and Blues ormai ha dimostrato di poter valorizzare concretamente una parte del territorio della città con musica e cibo di qualità. Ci diamo appuntamento nel 2023 con la rassegna e ai primi di settembre con Acido Acida, nel nostro chiostro non ci si ferma mai!”.
Nella foto di Claudia Gessi i Dire Straits Over Gold dopo il concerto di domencia 24 luglio al Night and Blues.